22 aprile 2010

Maria Devigili intervistata su l'Adige

Circa un mesetto fa il giornalista Fabio De Santi mi ha intervistata per il quotidiano trentino l'Adige. Pubblico l'intervista qui di seguito!

TRENTO-l'Adige, (Fabio De Santi), 18/03/2010 Ha un carattere deciso ed una grande passione per la musica Maria Devigili. E lo si capisce nelle risposte dirette di questa intervista che abbiamo voluto dedicare alla giovane cantautrice, nata a Trento nel 1980, che sabato pomeriggio sarà in concerto al Flambard di via degli Olmi (ore 16). Maria Devigili proporrà una serie di ballate segnate da una voce che le ha dato già diverse soddisfazioni: lo scorso anno è stata finalista al concorso "Pinè Rock" ha ricevuto una menzione speciale per l'originalità all'11 esima edizione del Festival Acustico di Trento; è stata semifinalista al "Risonanze Unplugged"concorso musicale nazionale per arrangiamenti acustici e semiacustici tenutosi nel padovano); e, di recente, al "Premio Buscaglione", concorso nazionale per cantautori emergenti, svoltosi a Torino.

Dove ha origine la tua passione per la musica?

"E' nata quando ero bambina. Non so di preciso quanti anni avessi, forse intorno ai 6, ricordo solo che in casa girava una pianolina sgangherata e che con questa componevo le mie prime melodie. Usavo i numeri per riconoscere le note di cui ignoravo il nome, forse non sapevo neppure scrivere le parole. Il mio metodo di apprendimento è sempre stato quellodi creare io stessa. Non solo nella musica, anche in cucina ad esempio".

Nelle tue note biogafiche ti definisci cantautrice: cosa racchiude per te questa parola?


"Niente di speciale, semplicemente scrivo il testo e la musica delle canzoni che suono. Penso che ognuno debba indossare i panni in cui si trova meglio, i miei sono questi. Non considero i cantautori una casta di eletti ma, lo ammetto, ho una certa simpatia per chi ha il coraggio di fare cose proprie, di cercare la propria via, di spiazzare se stesso e il prossimo..Parlo di coraggio anche perché chi compone pezzi originali e non è già famoso non è molto richiesto dai locali. Ma è questo il bello del gioco!".

Come nascono le tue canzoni?

"Solitamente trovo il classico "giro" con la chitarra, poi cerco di incastrare le parole. Questo è quello che preferisco. Molto raramente capita che scrivo il testo prima della musica.

I tuoi punti di riferimento?

"Moltissimi. Tra i cantautori italiani Luigi Tenco, Claudio Lolli, Piero Ciampi, De André. E poi Beatles, Led Zeppelin, Ray Charles, Billy Holiday e un sacco di grandiosi bluesmen, da Robert Johnson a John Lee Hooker"

Dal vivo, solo chitarra e voce o anche effetti prereregistrati?

"Chitarra, voce, e piede...quando si sente! Niente looper per ora."

Nella scena musicale trentina le figure femminili scarseggiano, tu che pensi?

"Negli ultimi tempi ho vissuto altrove. Posso comunque dire che anche in altre città mi sono sentita una mosca bianca. Non tanto perchè cantautrice ma, forse, per il tipo di vita on the road che ho scelto: cercare di campare solo di musica, suonare in strada, trovare le date da sola in regioni diverse, girare in lungo e in largo con i treni. Forse questa non è proprio la classica vita da "signorina"."

Come mai, secondo te, così poche ragazze, in proporzione, scelgono di fare rock o pop?

"Perchè per fare rock bisogna vivere rock e, come dicevo sopra, non è affatto facile per una signorina! A dire il vero c'è un altro motivo, molto banale e forse anche un po' "osé"...molti ragazzi cominciano a suonare in giro per "cuccare" con l'altro sesso. E, forse, le ragazze non hanno bisogno di questo "espediente".

Stai registrando qualche brano nuovo e hai in cantiere magari un cd?

"ln cantiere ho parecchie cose e, sì, anche la registrazione di un ep, spero entro la fine dell'anno".